Gli scalatori di cime!

Il 20-22 aprile i giovani avranno modo di partecipare al primo trekking spirituale proposto dal settore! Trovate tutte le info sul trekking cliccando QUI. Intanto vi proponiamo l’esperienza dei giovanissimi dell’Ac di Cosenza che hanno percorso lo scorso anno il Sentiero Frassati della Calabria (quello che percorreremo ad aprile)

Rumorosi, svogliati, poco inclini allo studio, amanti dei videogiochi e di Facebook, spesso disinteressati e sfaticati di fronte a qualsiasi proposta: è così che vengono raccontati tante volte gli adolescenti. E, per par condicio, bisogna dire che gli adolescenti che vivono nelle nostre comunità parrocchiali non sono molto diversi dai loro coetanei ma, anzi, abitano la loro storia assumendone in sè limiti e risorse propri della loro generazione.

Eppure questa stessa generazione riesce spesso a stupire i più grandi: lo ha fatto con alcuni di noi domenica scorsa, rispondendo in massa ad una proposta che – è proprio il caso di dirlo – non era per nulla in discesa! Procediamo con ordine: l’Azione Cattolica Italiana in collaborazione con il Club Alpino Italiano, l’Agesci, la Fuci e la Giovane Montagna propone ormai da due anni l’esperienza dei Sentieri Frassati. L’idea è quella di vivere una giornata in montagna su un sentiero (ce n’è uno in ogni regione!) di particolare interesse culturale, naturalistico e religioso seguendo l’esempio del beato Pier Giorgio Frassati, scalatore incallito e patrono dei giovani di AC. Il sentiero della nostra regione si trova in una località dal grande valore spirituale, tra Mongiana e Serra San Bruno. Quando abbiamo proposto a tutti gli adolescenti questa giornata di montagna, amicizia e formazione speravamo di riuscire a riempire un pullman, anche per ammortizzare le spese…ma evidentemente, come al loro patrono, anche ai giovanissimi di AC piacciono le strade in salita: così domenica scorsa i giovanissimi (accompagnati dai loro educatori e responsabili) erano circa 140!

La giornata si è svolta nella semplicità, racconta Daniele: “Dopo aver partecipato alla Messa celebrata nella comunità parrocchiale di Mongiana, abbiamo iniziato la nostra camminata nella natura più libera, circondati dalla vegetazione e da qualche casolare abbandonato”. I giovanissimi non si sono lasciati spaventare dalla fatica delle salite come ci racconta Giorgio “Chi mi conosce sa che periodo sto vivendo, per chi non mi conosce posso dire semplicemente che credere è una fatica; già, e quale miglior fatica di una salita lunga quasi due km!? Seguendo il sentiero Frassati ho pensato molto alla sua figura e alla sua cieca fede nella carità di Cristo. Un esempio per tutti!”.
Consumati i sudori della salita e il ristoro del pranzo, è arrivato il momento dell’incontro e dello scambio. “Avevo sentito parlare di Serra San Bruno, mi ha colpito il silenzio, lo spettacolo naturale dei boschi, ma soprattutto la testimonianza del certosino, padre Mario. Mentre lui parlava io pensavo a quale scelta di vita difficile aveva fatto e con quanta serenità e gioia l’aveva affrontata. E pensare che noi ragazzi entriamo in crisi per molto meno, sicuramente abbiamo tanto da imparare da lui!”. Maria Teresa ci dimostra come sia stato facile il collegamento tra le vette di uno amante della montagna come Pier Giorgio a quelle spirituali di chi sceglie un cammino impegnativo come i monaci certosini. Dice ancora Daniele: “La stanchezza del cammino ha lasciato il passo alla riflessione. Dopo pranzo un monaco certosino ci ha parlato della sua vita e di come si è avvicinato a Dio cercandolo soprattutto nel silenzio. I monaci lasciano così tutti gli affetti e gli interessi terreni per dedicarsi alla contemplazione, al lavoro umile ed alla preghiera per il mondo intero!”.

Dopo una breve visita al Museo della Certosa è tempo di rientrare a casa: le gambe sono doloranti e domani i giovanissimi dovranno andare a scuola: …anche questa è una scalata tutta per loro! Chiudiamo questo racconto con le impressioni di Angela che dice: “Siamo tornati a casa stanchi per il cammino ma soddisfatti,in qualche modo anche più alleggeriti (non solo di peso!). E’ stato non solo divertente,ma anche formativo poter trascorrere una giornata diversa dalle altre, un’opportunità per conoscere i giovanissimi di tutta la diocesi e per uscire dalla visione dell’Azione Cattolica solo parrocchiale!” La gioia di condividere un percorso in salita – come il sentiero Frassati, come il cammino di fede – è il vero motore di questi adolescenti, è la vera grazia di chi come Pier Giorgio punta a mete alte facendo della sua giovane età un canto di speranza per l’intera Chiesa.

Nicola De Santis, incaricato giovani Ac della Calabria

tratto da http://www.finoincima.net/2011/05/18/gli-scalatori-di-cime/

 

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