Ci siamo! E’ iniziato il conto alla rovescia. Tra pochi giorni si terranno anche nella nostra diocesi le prime assemblee parrocchiali, segno che il cammino verso la XIII assemblea nazionale è ormai pronto a partire. “Cittadini degni del Vangelo – Ministri della sapienza cristiana per un mondo più umano” è il titolo che ci accompagnerà lungo questo percorso che vedrà come tappe i momenti di più alta partecipazione democratica della nostra associazione. Un titolo che è al contempo un’esortazione ed un programma e che pone al nostro fianco come compagni di viaggio San Paolo ed i padri conciliari.
Alcune suggestioni:
«Soltanto però comportatevi da cittadini degni del Vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda, o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito» (Fil 1,27) è la preghiera che S. Paolo rivolge della comunità di Filippi, che non è già un semplice richiamo morale all’integrità e alla rispettabilità dei costumi e dei comportamenti: Paolo vuole ricordare ai suoi figli spirituali che Cristo ha donato loro una dignità nuova, diversa, e che questa investe anche il loro modo di stare insieme e con gli altri, il loro modo di vivere nella società del loro tempo. È un richiamo a prendersi cura di ciò che riguarda la vita di chi vive accanto a noi e di chi vive lontano da noi per seminare nella vita del mondo, nella vita delle nostre città, dei nostri quartieri, la speranza, che nasce dal Vangelo
Il sottotitolo, tratto dall’Apostolicam Actuositatem (n.14), esplicita meglio questo compito : si tratta di collaborare a rendere più umano il mondo in cui viviamo, proprio in virtù del dono della sapienza ricevuto. Stiamo bene attenti: collaborare. Significa che in questo sforzo non possiamo prescindere dal cercare con tutte le nostre forze l’aiuto e la compagnia di tutti gli uomini di buona volontà. Infatti, ancora l’ Apostolicam Actuositatem: «Si sforzino i cattolici di collaborare con tutti gli uomini di buona volontà nel promuovere tutto ciò che è vero, tutto ciò che è giusto, tutto ciò che è santo, tutto ciò che è amabile». Quindi bandiamo le logiche del “è tutto marcio” e del “l’è tutto da rifare”, come diceva il Bartali nazionale: qui si tratta di promuovere qualcosa che c’è già, non di inventarselo! Questo qualcosa sono i semi di umanità vera che siamo certi il Signore abbia seminato in questo nostro tempo, perché potessimo farli fruttificare. Occorre cercarli però…
Oltre a questi, molti altri segni sono posti lungo il cammino di questi mesi: i 140 anni dell’AC ed il richiamo alla popolarità della nostra associazione; l’eredità del convegno di Verona e la riflessione sul bene comune. Tutte queste attenzioni sono parte della traccia di riflessione proposta dal centro nazionale (che trovate in allegato): può essere uno strumento utile per non affrontare con superficialità questo momento.
Occorre ricordarci infatti che questo non è il tempo delle scartoffie o del risiko: è un tempo di riflessioni e di discussioni, di verifiche e di programmazioni, di democrazia e di passione, ed ha bisogno del contributo e del protagonismo di tutti, senza distinzioni. Ma soprattutto è una grande esperienza di Chiesa!
Siete pronti a partecipare?
Pasquale Piccolo