Cosa mi aspetterà nei prossimi cinque giorni? Riuscirò a fare nuove amicizie; ma soprattutto riuscirò ad essere più vicina al Signore come mi ero proposta? Quelli che prima potevano apparirmi come dubbi, ora sono certezze … Sono stati cinque giorni fantastici, nei quali ho provato emozioni che non potrò mai dimenticare; ai momenti di preghiera si alternavano momenti di condivisione, riflessione e divertimento, e tutto ciò mi è servito, appunto, a raggiungere i miei obiettivi, in un modo diverso dal solito. Attraverso attività che potevano apparentemente sembrare solo giochi, ho imparato a conoscere meglio me stessa e pensare a cose che prima non prendevo affatto in considerazione. Ognuna di queste attività ha avuto, quindi, una grande importanza, ad esempio durante la foto-intervista ho potuto riflettere su tutte quelle cose che fanno parte della mia vita quotidiana, ma sulle quali non mi ero mai soffermata, fino a metterle in discussione e fino a capire che ruolo hanno e quanto mi servono. Come ho già detto, ci sono stati anche momenti di riflessione: il Deserto. Dopo aver letto un passo della Bibbia, ognuno aveva tempo per rispondere ad alcune domande che ci erano state poste, queste, però, non erano domande qualsiasi, erano domande che ci aiutavano a capire quanto riusciamo a percepire la presenza di Dio nella nostra vita o quanto siamo capaci di essere prossimi. Dopo il Deserto c’era la condivisione, che per me, è stata una delle cose più difficili di questo campo … Non sempre è facile aprirsi con persone che conosci poco o che addirittura non conosci, per poi parlare di ciò che anche tu avevi appena “scoperto” … Un aggrovigliarsi di emozioni … paura di sapere il modo in cui reagiranno gli altri sentendo le tue riflessioni … autocommiserazione per il fatto di aver paura … compiacimento di sé stessi per aver capito cose a cui prima non pensavi affatto …Abbiamo fatto un test per “misurare” il nostro farci prossimi, e fatto un esercizio per capire quanto sappiamo essere compassionevoli verso chi incontriamo; anche se i risultati non sono stati dei migliori, ho capito che bisogna fare di tutto per aiutare il prossimo, e per prossimo non si intende l amico “del cuore”, ma chiunque è in una situazione che merita di essere migliorata. In un’ altra attività poi, abbiamo “costruito” un cuore, l’abbiamo diviso simbolicamente in tre parti, dove al centro c’era la vita quotidiana, a sinistra il mondo e, infine a destra il nostro paese. Abbiamo ricoperto di vari materiali, che c’erano stati messi a disposizione (plastica, pietra, spugna, stoffa…), le parti del cuore per capire quanto c’interessano i diversi aspetti della nostra vita, attribuendo a ciascun materiale un particolare significato. Durante la condivisione abbiamo commentato i nostri cuori, cercando di capire perché di alcune cose c’importa più rispetto ad altre, c’è stata così “prescritta” una cura, affinché il nostro cuore possa essere tutto di spugna, in modo che al nostro cuore importi anche di cose che per adesso ci sembrano del tutto estrane …La stessa sera abbiamo fatto la veglia alle stelle, nella quale abbiamo osservato le stelle e letto alcune letture … Attraverso esse ho capito che sono una piccola parte del cosmo, una minuscola parte del progetto di Dio, e anche se sono così piccola deve esserci un motivo per il quale Dio mi ha creata … E solo quando saprò identificare davvero i miei sentimenti, vedrò un sentiero, un cammino, nel quale siamo spronati a camminare, ad andare avanti: quello sarà il cammino della fede!!! Abbiamo acceso un focolare, ci siamo tenuti per mano e, insieme, abbiamo recitato il Padre Nostro.Dopo ciò è seguito un momento tristissimo … la consapevolezza che quello sarebbe stato l’ultimo giorno del campo!! Una grande malinconia ha invaso i nostri cuori, i cinque giorni erano già finiti? Non ci sarebbero stati più momenti da passare insieme? Alcuni hanno pianto, ma piangere non serviva a niente …È stata un’esperienza stupenda e molto intensa: sono stata più vicina al Signore e ho conosciuto nuove persone … persone che lasceranno il loro ricordo nel mio cuore …
Alessandra Pernice