“mi ami tu?”…qualcuno potrebbe pensare “bella domanda!”,è così! Ogni giorno e in ogni istante della nostra vita è questo che ci chiediamo,cerchiamo continuamente certezze per rassicurare i nostri animi. E questo è stato anche il tema della festa diocesana del settore giovani di AC in conclusione dell’anno associativo. Una festa entusiasmante che ci ha reso protagonisti di un vero e proprio percorso d’affettività!
Un pomeriggio inaugurato da una presenza importante e calorosa,quella del nostro caro vescovo padre Beniamino , il quale ha guidato il momento di preghiera iniziale che è stato linfa per l’intera serata. Egli ci ha infatti ricordato che imparare ad amare presuppone una condizione preliminare che è quella di essere stati amati, una sicurezza che tutti noi abbiamo perché ciascuno riceve l’amore di Cristo nella propria esistenza mediante il dono dello Spirito Santo.
Sulla scia di queste riflessioni noi giovani ci siamo scatenati in una serie di giochi molto divertenti e coinvolgenti che come sempre ci permettono di stare insieme e rendere colorate e gioiose le nostre amicizie, sono un ‘occasione per poter relazionarsi e accogliere nuovi amici che per il primo anno si affacciano alla famiglia di AC.
Sicuramente il momento che forse più di tutti ha colpito i nostri cuori è stato quello del talk show finale presentato da Peppe Auriemma, il quale ha posto interrogativi agli ospiti presenti : il neuropsichiatra Luigi Di Simone e alla tanto stimata coppia Francesco e Mirella Perrotti,io aggiungerei anche la loro piccola Giacinta Maria, testimone vivente del loro amore. Francesco e Mirella hanno raccontato un po’ quella che è stata la loro storia d’amore, i primi passi dubbiosi ,la fase dell’innamoramento , il loro percorso verso il sacramento del Matrimonio, un percorso fatto anche di salite, di ostacoli ma che grazie alla loro fede, alla loro tenacia, alla loro speranza li ha portati a costruire la splendida famiglia che oggi sono. Parole che in noi giovani sono risuonate con forza e vigore, smuovendo i nostri animi, i nostri pensieri, ci hanno illuminato gli occhi di una luce fatta di speranza perché ci hanno dimostrato che la felicità è nell’essenziale, nei piccoli gesti, nelle relazioni autentiche. Cosa che spesso dimentichiamo presi dalle tante “distrazioni”che la società odierna ci propone. Vi è stato poi lo sguardo tecnico sull’argomento da parte del dott. Di Simone che ha spiegato l’importanza delle prime impressioni, delle prime emozioni e sensazioni, portando la sua esperienza di medico anche nei momenti e nelle situazioni più difficili e drammatiche della vita umana.
Insomma una festa di ampio respiro, molto variegata, che con momenti diversi e da angolature varie ha sviscerato uno dei temi più cari e più vicini a noi giovani:l’amore!
Carmela De Rosa