“Quello che sei per me”- piccoli passi possibili: il racconto di due giovani coppie

 

Il 23 e 24 aprile scorsi si è svolto il primo week end diocesano per giovani coppie di fidanzati e sposi, a Santa Maria di Castellabate. Una proposta che, come coppia di novelli sposi abbiamo accolto subito con gioia!

La mattina del sabato è stata dedicata alla visita al borgo e a giochi introduttivi per sciogliere il ghiaccio (in qualche caso addirittura si è arrivati alle scottature!). Dopo il pranzo a sacco, tutte le coppie si sono spostate in struttura e nel pomeriggio, guidati da don Marco Napolitano, abbiamo approfondito la figura di Rut e l’omonimo libro dell’Antico Testamento. Rut e la suocera, con la loro storia di sostegno reciproco nelle avversità ci insegnano come amare voglia dire sbilanciarsi verso l’altro, spostando il proprio baricentro dall’io al noi.

Con questi importanti spunti di riflessione e varie domande per orientarci nella meditazione, abbiamo affrontato il deserto di coppia. In un clima libero e rilassato, ogni coppia ha scelto un luogo confortevole in cui confrontarsi ma anche in cui fare silenzio, preparandosi così all’autentico ascolto dell’altro. Bello e suggestivo ritrovarsi poi tutti insieme per i vespri al tramonto in spiaggia, durante i quali le coppie hanno fatto memoria del loro bastone del mar Rosso, cioè di quel segno, persona, situazione, che ha permesso alla coppia di attraversare la tempesta uscendone con una maggiore consapevolezza e maturità.

In serata siamo poi stati rifocillati con amore da Nello, Tina, Salvatore e Francesca, che si sono occupati della cucina durante il nostro week end. Ma non hanno dato testimonianza a noi solo del loro spirito di servizio…

La mattina seguente, dopo le lodi e la colazione, Nello e Tina hanno introdotto ai lavori della giornata con la loro testimonianza di vita di coppia. Da bravi e generosi fratelli maggiori, ci hanno mostrato la concretezza dell’amore quotidiano, raccontandoci le varie fasi da loro vissute in prima persona. Ci hanno testimoniato che amare vuol dire fare spazio all’altro rinunciando a qualcosa di sé, non aver paura di fare scelte coraggiose né di appoggiare le scelte coraggiose della propria metà, anche se questo vuol dire vedere allontanare il proprio sogno personale. Ci hanno testimoniato che nella vita prima o poi le difficoltà arrivano, ma è essenziale sempre il dialogo, e l’aiuto degli altri, che non vuol dire perdere i confini della propria famiglia ma sentirsi sempre abbracciati e sostenuti dalla comunità di cui si fa parte. E ci hanno sottolineato che è essenziale ricordare che in una relazione d’amore si è sempre in tre, marito, moglie e Dio, perché se si rimane insieme nel tempo, non è mai solo per la propria forza di volontà!

Dopo la loro preziosa testimonianza, la mattinata è proseguita nei laboratori, grazie ai quali siamo passati dal confronto nella coppia fatto il giorno prima nel deserto, al confronto tra coppie a partire dal messaggio di papa Francesco ai fidanzati. Il papa ha indicato tre coordinate su cui la famiglia deve basarsi: posso/permesso, grazie, e scusa. Confrontarsi ha permesso alle coppie di emergere nelle differenze e nelle somiglianze, sentendosi unite in questo cammino di crescita.

Al termine di questa bella e nuova esperienza, per la cui idea, preparazione e cura ringraziamo l’equipe diocesana, ci portiamo la sfida impegnativa e fondamentale suggeritaci da don Marco di diventare ed essere trasparenza di Dio l’uno per l’altra. Attraverso piccoli passi possibili…

Anna e Raffaele, comunità interparrochiale di Brusciano

 

 

“Tu sei colei che mi impedisce di bastarmi” (Christian Bobin)

Siamo Lucia e Piermario, una giovane coppia di fidanzati. Abbiamo aderito al week-end per giovani coppie, proposto dall’equipe diocesana, con la speranza di intraprendere un percorso di crescita di coppia; non ci sbagliavamo, anzi, l’esperienza ha superato le nostre aspettative!

Poco dopo l’arrivo a Castellabate, i ragazzi hanno saputo metterci a nostro agio con un gioco che ha permesso di conoscerci meglio, sia come coppia che come gruppo. È stato un momento di svago e di riflessione. Nel pomeriggio invece ci sono stati presentati i tre punti cardine del week-end: Partire, Scegliere e Donare.

Guidati da Don Marco, sui passi del libro di Ruth e grazie alla testimonianza di Tina e Nello, abbiamo riflettuto sull’importanza del Noi generato non dalla somma dei singoli individui, ma da una costante generosità nel donarsi l’un l’altro. Infatti, come sottolineato dalla relazione tra Ruth e Noemi, l’amore che si spende nel dono reciproco, spande i suoi effetti benefici e fecondi su tutto ciò che lo circonda. Ciò che si dona con coraggio si moltiplica e ci salva.

Immersi nel deserto di coppia, abbiamo potuto discernere le nostre emozioni attraverso la Parola ed il dialogo, non dimenticando che l’amore tra le persone è anche il fondamento e la misura della fede in Dio.

L’ultima attività proposta ci ha portati a riflettere su come il camminare insieme sia un’arte bella e affascinante ma che richiede attenzione e pazienza. Un’arte che, per papa Francesco, necessita di tre semplici parole:

Posso-Permesso? “È la richiesta gentile di poter entrare nella vita di qualcun altro con rispetto e attenzione. La cortesia è sorella della Carità, la quale spegne l’odio e conserva l’amore.”

Grazie “È importante tenere viva la coscienza che l’altra persona è un dono di Dio e ai doni di Dio si dice grazie! Non è una parola gentile da usare con gli estranei, ma un atteggiamento interiore.”

Scusa “Mai finire la giornata senza fare pace. Perché se finisci la giornata senza fare la pace, quello che hai dentro, il giorno dopo è freddo e duro ed è più difficile fare la pace. Non è necessario fare un bel discorso, talvolta basta un gesto così.. ”

Nel rientrare verso casa, il bagaglio di emozioni è stato vario, ma certa è la determinazione nel voler lavorare per solidificare il nostro rapporto, facendo tesoro dei consigli appresi in questo week-end.

Ringraziamo l’Azione Cattolica e quanti hanno partecipato, per averci regalato questa possibilità, sperando di ripeterla quanto prima, più uniti nell’Amore e saldi nella Fede.

 

Un dolce abbraccio, Lucia e Piermario (Maria SS Liberatrice dai Flagelli, Boscoreale)

Lascia un commento