Il lavoro per la partecipazione e la pace – Veglia 1° maggio 2024

Il Movimento Lavoratori di Azione Cattolica con l’ufficio diocesano di pastorale per i problemi sociali e lavoro e il Progetto Policoro della Diocesi di Nola hanno proposto una veglia di preghiera “Il lavoro per la partecipazione e la pace” che ha animato la vigilia del primo maggio presso il Santuario di Santa Filomena a Mugnano del Cardinale, con un intervento del prof. Giannone su “IA ed etica: la società va verso un nuovo umanesimo?”.
Ha guidato la preghiera Don Aniello Tortora, vicario della Diocesi di Nola per la Carità e Giustizia, che nel corso della riflessione ha posto l’accento sulla sfida odierna che ci esorta, ancora una volta, a mettere al centro la persona per dare senso ad un utilizzo consapevole delle macchine e dell’intelligenza artificiale. Occorre perciò stare dentro i processi in atto con l’utilizzo di un linguaggio comprensibile a tutti, un algoretica che sappia delineare i confini e i limiti perché la macchina sia al servizio dell’uomo e della costruzione della pace e non viceversa.
È chiaro che la parola intelligenza affiancata ad artificiale può indurre in inganno, l’intelligenza infatti resta una caratteristica legata all’uomo mentre la macchina è il risultato della creatività umana, dono di Dio; l’uomo infatti è capace di programmare attraverso algoritmi un calcolatore che attinge ad una raccolta di informazioni per elaborare dati.
Il prof. Giannone ha sottolineato che la volontà esasperata che si registra in questo tempo di umanizzare le macchine rischia di disumanizzare l’uomo che da creatura si erge a creatore.
Papa Francesco, a giugno, parteciperà al prossimo G 7 nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale, un intervento che marca quanto sia importante riflettere su questi temi e definire delle linee guida per una regolamentazione internazionale.
La preghiera ha ricordato anche la necessità di rendere sempre più sicuri i luoghi di lavoro e la speranza che tutte le persone possano svolgere un lavoro creativo, partecipativo e dignitoso, capace di far esprimere ad ognuno i suoi talenti, che doni frutti di pace al servizio delle Comunità.
Alla fine della veglia è stato distribuito un segnalibro, ritaglio di un disegno più grande con esplicito richiamo alla comunione e all’unità per costruire la pace e in bianco e nero, da colorare, perché ogni persona con la sua creatività rende speciale ogni cosa e l’arricchisce con forme diverse di bellezza.

Giuseppina Orefice, segretaria diocesana del Movimento Lavoratori di Azione cattolica

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