Dal 12 al 14 aprile si è svolto il diciottesimo Congresso nazionale Msac, con sede a San Marino. E’ stata un’esperienza di grande condivisione, a partire dalle modalità di viaggio: un pullman interregionale che partiva dalla Puglia e faceva tappa a Napoli: non è stato tra quelli più facili o più comodi, ma ci ha permesso di fare subito molte amicizie.
Al nostro arrivo nella struttura, siamo corsi a cenare, perché di lì a poco si sarebbe svolto il primo momento di preghiera che ci avrebbe avviato nel vivere a pieno questi giorni.
Sabato, ad aprire la giornata dopo la colazione, abbiamo partecipato alla messa e, subito dopo, la relazione dei due segretari Msac uscenti, Lorenzo e Ludovica. Il loro discorso è iniziato con un monito: che si può fallire e che dietro ogni cosa bella fatta nel triennio c’è stato tanta fatica (fatica che va sempre benedetta!) e tanti fallimenti; il nostro ruolo non è, quindi, non fallire, ma sperare e fare “uno sforzo di coraggio”, ovvero non permettere mai che il fallimento ci abbatta, ci paralizzi. La relazione continuava poi entrando nel vivo dell’abitare la scuola, evidenziando che il Msac è quanto di più orizzontale ci possa essere nelle nostre scuole e di come il movimento deve essere promotore di bene, sia che si tratti di bene comune (e quindi anche di edilizia scolastica sostenibile) sia che si tratti di un bene più intimo, dove ognuno possa quindi sentirsi “al posto giusto”. Il modo in cui il Msac vive la scuola, ci hanno ricordato i segretari, è il migliore per includere e combattere l’abbandono scolastico; deve perciò farsi sempre più viva la voglia di creare una scuola più equa e che sia capace di appianare le divergenze di qualsiasi tipo. Prima dei saluti finali e dei dovuti ringraziamenti di fine triennio, Lorenzo e Ludovica hanno ricordato la bellezza del servizio, che non deve mai alienarci dalle nostre vite, né tanto meno deve soffocare i nostri progetti, ma farli sbocciare; questa però non deve essere una scusa per non trovare il tempo di stare accanto a chi ne ha bisogno.
Successivamente, prima del pranzo, ci siamo divisi in gruppi di “studio” per discutere eventuali emendamenti da proporre per il documento congressuale. Il pomeriggio è quindi iniziato con la presentazione dei candidati alla segreteria nazionale, i quali sono stati votati dopo la discussione e votazione degli emendamenti al documento.
La serata si è poi conclusa con la cena, la proclamazione degli eletti alla segreteria nazionale e con il fluo-party, un modo per stare insieme e conoscersi ballando.
Il giorno dopo, invece, abbiamo partecipato alla santa messa e ci siamo preparati al secondo turno di votazioni, in cui sono stati eletti Elena Giannini (Diocesi di Rimini) e Francesco Lotito (Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo) rispettivamente come segretaria e vicesegretario Msac nazionali. In seguito alla proclamazione dei segretari, siamo tornati nel pullman che ci avrebbe riaccompagnato a casa.
Durante il Congresso molti sono stati gli spunti per i circoli Msac e noi, abbiamo veramente a cuore la vita del movimento nella nostra diocesi ed è per questo che ci impegneremo affinché il movimento accompagni ogni studente della diocesi non solo nelle scuole, ma nella vita.
Come Msac Nola vorremmo, perciò, continuare e rinsaldare i rapporti di amicizia con le varie realtà e associazioni che abitano il territorio, così come aspiriamo a camminare insieme agli altri movimenti di AC della diocesi, creando una vera e propria sinergia, le cui radici sono la Chiesa.
Speriamo anche di poter essere un posto sicuro per tutti, indistintamente, continuando ad alimentare la bellezza del movimento lì dove i circoli cittadini erano più attivi e anche dove ancora non erano presenti, con concrete proposte che parlino agli studenti e che li orientino nelle scelte che dovranno compiere.
Go Msac!
Dario Scotti, segretario diocesano Msac