Tra i Comuni chiamati a rinnovare le amministrazioni al turno elettorale del 3-4 ottobre figurano anche diverse città della diocesi di Nola: Avella, Brusciano, Camposano, Castello di Cisterna, Lauro, Pago del Vallo di Lauro, Sperone.
Come presidenza diocesana di Azione Cattolica, invitiamo le associazioni parrocchiali e interparrocchiali, e i soci di AC delle città chiamate al voto, a vivere con consapevolezza, libertà e coscienza critica questo importante momento elettorale.
Già la fase di preparazione al voto ha svelato fragilità e contraddizioni del sistema politico locale, specchio abbastanza fedele di fragilità e contraddizioni del tessuto civile e culturale delle nostre città. A Brusciano, in particolare, si vivrà l’anomala e amara circostanza di un voto su un unico contendente alla carica di sindaco.
Ma nonostante le criticità che si vedono a occhio nudo nel modo di intendere l’impegno politico nei nostri territori, riteniamo che non sia più tempo di alibi e di “indici puntati”. Come laici credenti impegnati in una importante esperienza associativa, abbiamo capito dal dramma del Covid che è importante abbandonare la stagione delle “prediche” rivolte ad altri che spesso servono solo ad autoassolversi. È il tempo di assumerci in tutte le forme possibili il dovere e la corresponsabilità del bene comune.
E già queste elezioni comunali, pur arrivando in un tempo ancora “strano”, possono essere un’occasione per capire di più e giudicare di meno. Alle elezioni comunali, infatti, i candidati non sono i “professionisti della politica” ma sono i nostri vicini, i nostri familiari, le persone che incontriamo tutti i giorni nei negozi di quartiere. Non nomi sconosciuti a cui consegnare una delega in bianco, ma volti con cui condividere necessità e attese, idee e speranza alla luce di un legame personale basato non su idee astratte, ma su relazioni di vita e sulle storie di vita. È possibile indagarne le motivazioni – a volte nobili, altre meno -, i progetti, le competenze. D’altra parte sono persone che abbiamo incontrato per strada e con cui abbiamo condiviso i luoghi, che continuiamo e continueremo a incontrare. Ciò dà a tutti noi la possibilità di contribuire alla costruzione di una città a misura d’uomo attraverso il dialogo e il confronto con loro, possibili – lo ripetiamo – solo all’interno di una relazione vera, sana e libera. Non estraniamoci, non astraiamoci. È proprio il livello comunale, infatti, che può darci la possibilità di ricostruire una idea di Politica coincidente con l’idea di Prossimità. Perché la Prossimità è una delle prime forme della Politica.
Nessun monito, dunque. Nessun appello. Nessun vuoto “elenco” di cose che gli altri dovrebbero fare per conto nostro mentre noi restiamo a guardare e a dare i voti. Ma un invito a capire, conoscere, interessarsi attivamente e liberamente. Una Politica fatta di relazioni sane e libere può aiutare il territorio a essere più vivibile e contrastare la tendenza individualistica che ha fatto ammalare la nostra società. E ciascuno di noi può essere promotore di questa relazionalità buona e non malata. L’associazione nel suo insieme può svolgere questo ruolo cruciale.
Un particolare segno di vicinanza e amicizia vogliamo offrire, infine, ai soci di AC candidati: noi ricordiamo loro, e loro ricordano a noi, che l’impegno per la città è una delle forme in cui si esprime la testimonianza laicale nel mondo, nel solco del Concilio Vaticano II, del Magistero sociale della Chiesa, del Magistero di papa Francesco.
La Presidenza diocesana
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