Sabato 6 febbraio si è tenuta la tappa del percorso di formazione Nazionale dell’Area Famiglia e Vita di Azione Cattolica.
Il percorso è iniziato martedì 2, con la testimonianza di padre Claudio Monge, domenicano, direttore della comunità interreligiosa ad Istanbul; padre Claudio, partendo dal messaggio dell’Enciclica “Fratelli Tutti”, ci ha fatto riflettere sulla tematica “Fratelli con tutti: ospitare per costruire”. La fraternità è parte di noi, è ciò che ci permette di andare, uscire, è ciò che ci fa conoscere l’altro diverso da noi.
È importante riflettere sulle esperienze per collocare la propria esistenza in un orizzonte più vasto, oltre il proprio vissuto poiché il dialogo con Dio non è mai disgiunto dal dialogo con gli altri.
Padre Claudio ci ha raccontato anche del termine che ha coniato, ossia STRANIERITÁ: “riconoscere la fragilità del proprio vissuto ci obbliga a riconoscerci pellegrini in cerca di relazioni”. Riconoscere le diversità dell’altro, rispetto a noi, e capire che c’è una parte di noi che dobbiamo accettare e donare all’altro. Proprio qui c’è la difficoltà dell’ospitalità, donare all’altro ricordandosi che non si è a casa propria a difesa di un fortino, ma in realtà di passaggio, in contesti che ci sono stati donati; aiutare l’altro ci permette di disinnescare le paure che ci bloccano.
Ed è proprio da questo che è partito l’incontro del 6 febbraio: ci siamo ritrovati, ovviamente a distanza, ma calorosi e desiderosi di rivedersi e crescere insieme. Ciò che è venuto fuori è che l’Azione Cattolica, attraverso le coppie, deve occuparsi della vocazione all’amore che attraversi tutte le età.
Partendo da un gioco, abbiamo provato ad individuare qual è l’oggetto della casa che più ci rappresenta ed è emersa la caratteristica comune dell’ascolto, la volontà dell’accoglienza, una fraternità tra le generazioni e con il prossimo, soprattutto se disagiato per motivi vari.
Ci siamo poi chiesti, partendo dal brano biblico della Genesi 18, 1-8, che ci racconta di Abramo, esempio di colui che lascia per essere accogliente, dove spostare la “nostra tenda”, cioè a chi aprirci, chi curare, di chi preoccuparci.
Tutto ciò che abbiamo condiviso si traduce nell’attenzione da avere per le famiglie e la genitorialità, per le fragilità della coppia e familiari in questo particolare momento storico, e l’importanza di vivere il territorio e non rinchiudersi in casa, poiché i disagi sono tanti, e poi “preoccuparsi” di chi si è allontanato, anche dalle celebrazioni, visto che è sempre fondamentale per noi nutrirci di Lui per offrire il meglio all’altro.
Il percorso di formazione continuerà con altri webinar e laboratori… a presto!!!
Rita Sartore (membro dell’équipe diocesana Adulti, parrocchia Maria SS del Rosario di Cinquevie, Nola)