Il racconto della Grande Centezza vissuta a distanza, ma non di cuori

Ad una settimana esatta dalla festa diocesana 2.0 , evocativa più che celebrativa dei nostri primi cento anni di continuità, raccogliamo i racconti di tre presidenti di associazioni appartenenti alle tre zone pastorali.

Com’è stato vivere a distanza questa festa, come ci si è preparati, cosa ci aspetta in questo futuro presente “particolare”, ormai già qui.

Spegnere 100 candeline non è solo un semplice gesto: ogni soffio porta con sè un pezzo di vissuto, una tappa, un’evoluzione, un capitolo di una bellissima storia. Soprattutto, compiere un secolo e festeggiarlo in una maniera così corale e comunitaria ha tutto un altro sapore e suscita il doppio della gioia e dell’emozione. Vivere questo centenario per me è stato senz’altro significativo ed entusiasmante, in particolar modo perché ho avuto il piacere di partecipare alle ricerche sulle tracce delle origini della nostra Azione Cattolica di Nola, spulciando tra i bollettini diocesani di inizio ‘900 e i documenti ingialliti dell’archivio in Curia: girando le pagine sfogliavo la storia; il nome dell’Azione Cattolica citato un po’ sparso qua e là; la presenza costante dei Giuseppini Nolani che inizialmente non capivamo bene se potessero avere un collegamento con noi e che, alla fine, si sono rivelati il moto propulsore della nostra associazione; la presenza dello statuto ufficiale, finalmente, tra i bollettini del 1920. È in quell’anno che la nostra bella storia ha iniziato ad avere continuità e “caso” ha voluto che, dopo quella scoperta, di lì a poco avremmo potuto festeggiare il nostro grande compleanno dei 100 anni. Il 6 Giugno 2020 è stata una grande festa, certo, non come avremmo voluto, tutti insieme vivendo un’esperienza memorabile, ma è stata festa nei nostri cuori, è stata festa oltre le distanze, virtualmente ma mai distanti davvero. Con il cuore eravamo tutti lì nello stesso luogo, abbracciandoci, ballando, tenendoci per mano e poco importa se, nella realtà, c’era di fronte a noi la barriera di uno schermo perché l’Ac si fa durante la vita e queste 100 candeline hanno avuto un valore aggiunto proprio perché spente dopo un periodo così stra-ordinario in cui, oltre le difficoltà, l’associazione ha continuato a mettersi in gioco. A livello parrocchiale, per prepararci all’evento, ci siamo impegnati a diffondere le notizie relative alle scoperte che sono state fatte attraverso le ricerche e quindi le tappe storiche delle origini dell’associazione diocesana, condividendo sui vari gruppi anche il video curato dall’associazione Meridies, che ha dedicato una finestra della diretta sull’archivio diocesano proprio all’Azione Cattolica di Nola, in merito al primo documento con cui si regolavano i Giuseppini Nolani, risalente a ben 118 anni fa. Durante i nostri incontri 2.0, c’è stato un viaggio nei ricordi di ognuno di noi, in cui abbiamo condiviso numerose foto, dalle più recenti a quelle più datate, condividendo ciò che ci lega all’Azione Cattolica, ricordando le persone che ci hanno aiutato a scoprirla e rievocando esperienze e momenti particolari. In particolare, il gruppo Giovani ha curato delle ricerche sulla nascita della nostra Ac parrocchiale ricomponendone la storia dalla fondazione dalla G.I.A.C. nei primissimi anni 60 fino ai giorni nostri, intervistando i testimoni protagonisti di tutti questi anni e ricontattando i presidenti passati, anche coloro che hanno costruito la loro vita ormai altrove. Speriamo di poter mettere al più presto a disposizione di tutta la nostra associazione parrocchiale il lavoro che è stato fatto con un bel progetto. Alle 17.00 del 6 Giugno, il settore giovani si è riunito sull’app Cisco per assistere alla diretta tramite la condivisione schermo, mentre gli adulti hanno seguito la festa in separata sede, non avendo avuto, purtroppo, la possibilità di riunirci di persona. Per concludere, faccio mie le parole del Vescovo Marino: “Cento anni […] sono tanti e potrebbero far pensare […] che l’Azione Cattolica sia vecchia. Ma non è così, perché sono 100 anni di esperienza di santità e di amore per l’uomo, di servizio alla Chiesa, vissuti con impegno anche fino al dono della vita. Non dobbiamo quindi farci condizionare dal peso e dal numero degli anni, l’impegno è sempre quello di guardare avanti, con spirito profetico”. Perciò auguro a tutti noi, come Azione Cattolica di Nola, di avere sempre la capacità di reinventarci a seconda dei tempi e del periodo storico che ci troveremo a vivere; di non cadere mai nella frenesia dei mille eventi ed impegni, ma di trovare sempre il giusto mezzo per coltivare sia la parte di Marta, sia la parte di Maria; ci auguro di avere sempre lo sguardo rivolto al cielo per avere fissa davanti agli occhi la Speranza che Lui ci infonde e ci auguro che, guardando il cielo stellato, gli astri possano sempre ricordarci dell’innumerevole famiglia di cui facciamo parte.

Carmela Somma, presidente dell’Ac “Paolino Iorio” della parrocchia Maria SS della Stella di Nola

 

Il momento di preparazione alla festa ha coinvolto tutta l’associazione, a partire dai giovanissimi fino ad arrivare agli adultissimi. Il settore giovani, nelle settimane precedenti alla festa, ha svolto un’indagine accurata sulla storia associativa della nostra parrocchia, prossima al suo primo secolo di vita. Ha intervistato i più grandi, consultato le fonti storiche a nostra disposizione e scavato all’interno dei nostri ricordi, soprattutto dei veterani e di coloro che in particolare hanno ricoperto un ruolo di responsabilità nel corso degli anni. I ragazzi hanno fatto un bellissimo lavoro, che poi hanno condiviso con gli adulti. È stato un momento davvero bello, profondo ed emozionante, che ci ha permesso di rivivere dei momenti belli ed intensi della storia della nostra associazione. Gli adulti, a loro volta, hanno condiviso le loro esperienze associative che più li hanno segnati o alle quali comunque sono particolarmente legati. È stata una bellissima occasione per riscoprirci ancora di più parte di una grande famiglia. Il giorno della festa, possiamo dire di aver cambiato solo la modalità di partecipazione, ma non l’entusiasmo. Abbiamo seguito la festa in diretta, chi insieme su Cisco e chi da solo su YouTube, ma comunque tutti uniti per vivere questo momento di festa… ed è stato ugualmente fantastico! Purtroppo, non ci è stato possibile vivere questo giorno così importante per la nostra diocesi di persona, come ognuno di noi avrebbe meritato, ma di certo non è mancato lo spirito coinvolgente della festa, questo anche grazie all’equipe diocesana che ha lavorato tanto per assicurarci presenza e partecipazione e farci sentire il meno possibile il peso, inevitabile, di questo tempo difficile. Mi auguro che, a partire da settembre, potremo riprendere a pieno regime tutte le nostre attività, parrocchiali e diocesane, magari integrandole, secondo le varie necessità, con questa nuova modalità che abbiamo sperimentato negli ultimi mesi. In alcuni casi, soprattutto per i più grandi, l’incontro a distanza ha favorito la partecipazione di alcuni soci, prevalentemente adulti, che da tempo erano impossibilitati a partecipare alle riunioni in presenza. Cogliamo questo tempo difficile come occasione di rinascita e spunto di nuove riflessioni. Già per i prossimi giorni abbiamo organizzato degli incontri in presenza: cominceranno giovani e giovanissimi con un augurio particolare ai maturandi e ai giovanissimi che lasciano il proprio gruppo per sopraggiunti limiti di età; seguiranno poi gli adulti con un breve momento di ritrovo, sempre nel rispetto di tutte le norme. Continuiamo a vivere la nostra vita comunitaria con il sorriso e pieni di speranza, certi di poter contare l’uno sull’altro, in parrocchia come in diocesi.

Anna Fortuna Averaimo, presidente dell’Ac “Carmelina Sena” della parrocchia S. Maria delle Grazie di Marigliano
Una festa diocesana tutta social ha un sapore leggermente diverso dal solito. Entusiasmante sotto certi aspetti, un po’ meno per altri. In parrocchia ci siamo dati appuntamento con giovani, giovanissimi e adulti, su zoom, e abbiamo seguito la diretta tutti insieme. È stato bello potersi rivedere e seguire comodamente seduti sul proprio divano. Finita la festa non abbiamo esitato a esibire le nostre torte e a spegnere le candeline. Non poteva, infine, mancare il momento più social della giornata: la condivisione delle foto su Instagram e Facebook.
Ma la cosa più bella ed interessante è stata, senz’altro, la raccolta di informazioni che ci ha portato a sabato scorso. Quella ricerca di informazioni, di foto, di ricordi, che hanno fatto la storia della nostra parrocchia e dell’Azione Cattolica. Un tuffo nel passato che ci ha portati a riscoprire le nostre origini, i nostri ideali, le nostre passioni, il nostro essere laici.
Certo, ci sono mancati l’incontro, lo stare insieme, gli sguardi, i sorrisi. Ma a mali estremi, estremi rimedi. È festa quando c’è lo spirito giusto, quando ti ricorda chi sei e a cosa sei chiamato. Tanto di cappello alla presidenza, alle equipe e a tutti coloro che hanno lavorato per consentirci di prendere parte ai festeggiamenti. A loro l’augurio di non piegarsi mai alle sfide della vita, continuando a credere nella bellezza piena del Vangelo. All’Ac l’augurio di continuare ad essere al passo coi tempi; di essere sempre faro per le nostre coscienze, pronta ad illuminare le nostre vite e a indicarci la rotta giusta.
In tempi come quelli che viviamo oggi, abbiamo bisogno di persone positive, fiduciose e capaci di prenderci per mano nei momenti di smarrimento. In questi mesi, abbiamo capito che la nostra associazione è capace di “accorciare” le distanze anche nelle situazioni più disparate. Con questa consapevolezza, allora, guardo al futuro con fiducia; certo che, qualsiasi cosa accada, ci sarà sempre qualcuno al mio fianco, pronto a remare con me.
Marco La Marca, presidente dell’Ac della parrocchia Immacolata Concezione di Boscoreale

Lascia un commento