Indicazioni per un’ AC 2.0 in un periodo straordinario. Con il sorriso e a 1 metro di distanza. E che non si ferma perchè è fatta di relazioni

Come comunicato sin dalle prime ore, l’AC di Nola si attiene alle norme emanate dalle istituzioni e da esse non si discosta. Nelle ultime ore il governo ha emanato norme più restrittive e la chiusura di scuole e università fino al 15 marzo. Al comma b dell’articolo 1 dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio è scritto che “sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 1 metro”.

La prima conseguenza concreta che non volevamo è che l’incontro per educatori Acr di domenica 8 marzo è rinviato in una data di aprile che vi comunicheremo tempestivamente.

La seconda conseguenza, che abbiamo sperato di evitare fino all’ultimo secondo, è che rinviamo gli incontri decanali della prossima settimana. Li recupereremo nel più breve tempo possibile: sapete quanto ci teniamo ad incontrarvi. Nelle prime due tappe abbiamo sperimentato la bellezza e la gioia dello stare insieme, del confrontarci, del conoscerci. Perciò state tranquilli e certi: appena possibile ci vediamo. Intanto usate questo tempo per sperimentare ricette nuove, perchè quando ci vedremo saremo più affamati che mai! 🙂

Per i successivi incontri decanali (S. Paolo, Polvica e S. Leonardo) navighiamo a vista: se le condizioni lo permetteranno li faremo. 

Per quanto riguarda le attività dell’Acr e di tutti i gruppi parrocchiali, ci sentiamo di dirvi questo: se non ci sono possibilità pratiche di garantire le distanze precauzionali, è meglio sospendere l’Acr e i gruppi dei vari settori sino al 15 marzo, analogamente a quanto diversi parroci hanno già provveduto a fare in relazione ai cammini sacramentali. Non avete idea di quanto dolore comporti dire questa cosa…

Queste indicazioni sono state decise in stretto coordinamento con la Curia. Se inoltre arriveranno disposizioni generali del vescovo e della diocesi, l’AC sarà chiamata a farle proprie. Le AC parrocchiali, ovviamente, si muovono in completa comunione con le indicazioni dei parroci.

Eppure, restiamo #colsorriso. Perché sospendere per pochi i giorni i gruppi non vuol dire sospendere l’AC. Anzi!!! L’AC va avanti, continua. Con la preghiera. Con le relazioni che restano vive. Inventandosi modi nuovi. Con il desiderio che viene tenuto più che acceso!!!!

Noi vogliamo aiutarvi e aiutarci a essere e fare AC in questi giorni come e più di altri periodi dell’anno. Come?

  1. C’è una preghiera che abbiamo preparato, e che possiamo recitare la sera (idealmente) insieme.
  2. Ci sono degli incontri che abbiamo preparato per tutte le età per riflettere su questo momento del Paese e del mondo: Acr, giovanissimi, giovani e adulti. Possiamo farli a distanza, con tanta fantasia e creatività, usando gli strumenti tecnologici che abbiamo tra le mani. È il momento di ingegnarci, di percorrere strade nuove. Proviamoci senza paura e senza pigrizia!!!!! Li troverete domani qui.
  3. Corriamo tutti su Telegram e ci iscriviamo al canale di Azione Cattolica Nola!!! E lì ogni giorno, sino alla fine di questo periodo d’emergenza, staremo insieme meditando la Parola. È vero, ci sono tanti strumenti validi per la cosiddetta “Quaresima on line”, ma in questo momento abbiamo bisogno di un “luogo nostro” dove sentirci famiglia in modo ancora più intenso.
  4. Facciamoci davvero Chiesa e comunità viva. Rendiamoci presenti nelle vite delle famiglie, dei bambini, degli adulti e degli anziani, dei giovani e dei giovanissimi anche se non possiamo vederli agli incontri. Raccomandiamo inoltre a tutti i responsabili, agli educatori e a tutti i soci di essere attenti, in questi giorni, alle persone più sole e fragili, perché non vengano a mancare legami di vita buona che non li facciano sentire soli.

Approfittiamone anche per riflettere e sentirci più vicini a quei Paesi e a quei popoli che a causa di guerre, povertà, epidemie  e altre tragedie vivono perennemente uno stato di precarietà, di difficoltà nello stare insieme, di paura.

È, insomma, il momento in cui essere davvero l’associazione con il sorriso. Il momento in cui diventare segno concreto di speranza, di guardare oltre e di cercare i segni di Dio che non smette di operare nella storia. Senza dimenticare la gratitudine per chi è in prima linea in questo periodo di emergenza: infermieri, medici e tutto il personale sanitario.

Coraggio. Siamo un Paese forte e dal cuore grande: ce la faremo. Siamo un’associazione piena di risorse, instancabile nel suo amore per gli altri e la voglia di stare insieme trovando vie nuove: torneremo alla normalità.  Abbiamo una torta con 100 candeline da spegnere tutti insieme!

Un abbraccio (a 1 metro di distanza!) a tutti

La presidenza ed il consiglio diocesano 🙂

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