“Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
E tornare a viaggiare
E di notte con i fari illuminare
Chiaramente la strada per saper dove andare
Con coraggio gentilmente, gentilmente
Dolcemente viaggiare”
Cantava così qualche anno fa (ok, molti anni fa) Lucio Battisti. E, anche se non ha fatto parte della colonna sonora suonata, “Sì, viaggiare” rappresenta probabilmente nel modo migliore lo stile avuto e il senso del convegno nazionale del settore “On the road” (Roma, 22-24 novembre)
Un week end in cui il Settore ha voluto fare quello che è proprio del tempo assembleare: fermarsi un attimo per fare discernimento con l’obiettivo di tracciare la rotta insieme. E lo ha fatto a partire dai temi che sono emersi in questi anni, sintonizzandosi al contempo con il respiro più ampio di tutta la Chiesa.
Ecco, allora, il senso di fare il punto su alcune questioni:
Come tenere insieme la necessità di un cammino ordinario, con le esigenze di una vita con i ritmi frenetici?
Quale strada di raccordo trovare tra la ricchezza che solo un cammino condiviso ed unitario sa dare e la necessità di rispondere alle esigenze specifiche degli archi di età che fanno parte del settore adulti?
Come fare per riflettere insieme sulle sfide che il futuro e la società ci sta ponendo senza rinunciare alla nostra identità, senza smettere di essere inclusivi e parlando a tutti?
In che modo strutturare la formazione degli animatori e dei responsabili adulti tenendo insieme l’attenzione alla gestione del gruppo, alle tecniche di animazione e ai contenuti da mediare?
Come essere pienamente laici portando la parrocchia in città e la città in parrocchia?
Ricette, naturalmente, non ne sono state date: l’associazione è grande e distribuita su tutto il territorio nazionale, dove il sentire comune trova traduzioni diverse in base alle necessità specifiche.
La sensazione forte, però, che è stato possibile trarre è che la linea tracciata in questi anni in diocesi va nella direzione giusta: percorsi che fungano da apripista e da collante (il cammino per i genitori, il minicampo Acr e famiglie), una formazione che sappia parlare alle necessità e alle difficoltà degli adulti di oggi con uno sguardo molto esperienziale e concreto (i campi di settore sul tempo e la pazienza), la strutturazione di un cammino per responsabili che rilanci l’attenzione alla formazione dei “formatori” integrando tutte le necessità individuate da “Compagni di strada”, le attenzioni per includere davvero gli adulti-giovani e le famiglie all’interno della vita diocesana (l’ apertura alla fascia dei neoadulti degli incontri del settore giovani, il pensare a gruppi specifici in alcune attività del settore adulti, la presenza stabile di un servizio di animazione per bambini durante le attività).
Insomma, un’Azione cattolica che pensa la fede e che prova a rispondere alle sfide di oggi senza smettere mai di interrogarsi e di verificarsi con uno stile sinodale.
Enzo Formisano,
Ac “Rosettina Campana”, parrocchia S. Francesco d’Assisi di Pomigliano