Domenica 10 novembre a Nola, presso la Parrocchia della Stella si è tenuto il “November Fest”, festa dedicata a tutti i giovanissimi della nostra diocesi. Il tema della giornata è stato il tempo, che poi si collega anche al tema dell’anno associativo. La giornata è stata scandita secondo un’attenta divisione delle attività. Quando siamo arrivati ci hanno accolto con una ricca colazione, a base di cornetti caldi. Essendo in tanti, è stato necessario dividerci in gruppi per svolgere i laboratori. Qui abbiamo fatto un gioco interessante, che consisteva in un’asta e l’obiettivo era comprare alcune attività che svolgiamo quotidianamente, investendo al meglio il nostro capitale, che era fatto di “tempovalute”. Avevamo a disposizione 96 monete, ognuna con valore di 15 minuti, che andavano a formare una giornata di 24 ore. Non si spendevano, quindi, soldi, ma tempo. Finito il gioco, abbiamo guardato un video di De Crescenzo, intellettuale napoletano del nostro tempo, che afferma: “Molti uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla”. Su una linea del tempo anche noi abbiamo cercato di allargare il tempo delle nostre giornate, riflettendo su come spendere a pieno le ore che passiamo a scuola, con gli amici, a casa… Abbiamo capito che ogni azione che svolgiamo ci collega a Dio, che è la terza dimensione, quella che dà profondità. Dopo abbiamo partecipato all’Eucarestia ed infine pranzato. Nel pomeriggio ci siamo divertiti con un po’ di musica e poi abbiamo compiuto un gesto: siamo entrati a coppie in chiesa, camminando sulle linee del tempo, per capire che non dobbiamo essere superficiali, ma dobbiamo vivere il nostro tempo a pieno, immergendoci in esso.
È stata una giornata a cui ho partecipato con grande interesse e curiosità. L’ho considerata, inoltre, come un’opportunità per rivedere tutte quelle persone che avevo conosciuto negli anni precedenti. Una delle frasi che mi ha colpito particolarmente è stata: “La cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo. Non sono le parole, non sono i fiori, i regali. È il tempo. Perché quello non torna indietro e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita”. Mi è piaciuta perché è proprio così, anche se delle volte non ce ne rendiamo conto. Mi sono così fermata a pensare a quante volte ho donato del mio tempo agli altri. Il tempo si divide in kronos e kairos. Kronos è il tempo che si misura con l’orologio, kairos è quello che misuriamo in ritmi di vita vissuta. Ho capito che quando spendiamo del tempo per il prossimo, non dobbiamo misurarlo con l’orologio, ma con le emozioni.
Chiara Dono (parrocchia di S.Sebastiano Martire, Miuli)
Il 10 novembre scorso, presso la parrocchia di Maria SS della Stella a Nola, si è tenuto come ogni anno il November Fest, la giornata diocesana interamente dedicata ai giovanissimi. Lo slogan di quest’anno è stato “tieni il tempo”, poiché il tema ricorrente della giornata è stato appunto il tempo. In una società come la nostra in cui siamo sempre di corsa e impegnati a districarci tra i nostri mille impegni quotidiani, ci siamo fermati a riflettere sul valore del
tempo.
Prima di dividerci nei vari laboratori, l’equipe giovani ha rappresentato una breve scenetta. La protagonista era una ragazzina che aveva molta voglia di diventare grande. Un giorno le si presentò una fata, che le diede un gomitolo magico con cui sarebbe potuta andare avanti nel tempo ogni volta che avesse voluto. Alla fine, a furia di srotolare il gomitolo, la bambina si ritrovò ad essere vecchia senza però aver vissuto pienamente nessun momento della sua vita. Attraverso questo sketch abbiamo appreso che bisogna vivere con gioia ogni momento, anche quelli che in apparenza possono sembrare difficili o noiosi altrimenti rischiamo di vederci sfuggire la nostra vita senza neanche accorgercene e di trovarci dunque “fuori tempo”. Poi durante i laboratori abbiamo fatto una sorta di asta in cui però gli oggetti in vendita erano i diversi momenti di una giornata e per acquistarli non avevamo a disposizione non denaro ma 96 secondi. Al termine del gioco nessuno era riuscito a comprare quello che voleva e quindi a comporre la sua giornata ideale perché ciascuno di noi era condizionato dalle esigenze degli altri. A conclusione abbiamo guardato una parte di un film di Luciano De Crescenzo, 32 dicembre, che rappresentava un po’ il sunto di tutte le attività. “Molti studiano come allargare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla”. Con queste parole De Crescenzo ci da un grande insegnamento di vita: il tempo è relativo, basti pensare all’orario che cambia di Paese in Paese; ha senso di esistere solo se lo si riempie di emozioni. Quello che conta è vivere al massimo delle nostre potenzialità il tempo che abbiamo a disposizione. Una cosa è certa, il tempo trascorso in A.C non è mai tempo perso, anzi è tempo di crescita. Come al solito sono tornata a casa arricchita dalle parole degli educatori, dai sorrisi, dall’incontro con gli amici, dagli
abbracci infiniti, dai balli, dalle canzoni, anche dalle pochissime ore di sonno fatte.
Gli strumenti li abbiamo, adesso sta a noi tenere il tempo.
Rossella de Simone (parrocchia Sant’Alfonso dè Liguori, Torre Annunziata)