Le scelte e le indicazioni del vescovo Francesco

Giovedì mattina 20 settembre il vescovo di Nola Francesco Marino ha convocato il clero per comunicare gli orientameni pastorali e i nuovi vicari episcopali. Vicario generale della diocesi di Nola sarà, dal 9 ottobre, don Pasquale Capasso, ex assistente unitario Ac e parroco a Santa Maria delle Grazie di Marigliano. Del Consiglio episcopale, come vicario per il Laicato, fa parte anche l’attuale assistente unitario, don Alessandro Valentino.

LA NOTIZIA UFFICIALE

LA LETTERA DEL VESCOVO ALLA DIOCESI DI NOLA

La nota della presidenza diocesana:

“Vorremmo, come laici innamorati della Chiesa, far sentire il nostro affetto e il nostro abbraccio forte al vescovo Francesco e a tutti i sacerdoti della diocesi, che stamattina in Seminario hanno vissuto insieme un importante momento di discernimento, comunione e orientamento pastorale.

Il nostro pensiero emozionato va a don Pasquale Capasso, ex assistente unitario di Ac e parroco da molti anni a Marigliano, nominato vicario episcopale e moderatore della Curia. Una responsabilità importante che saprà assumere con la sua proverbiale serenità e saggezza, con la sua umanità semplice e insieme profonda che parte dall’essenziale. Auguri, carissimo don Pasquale, sai che saremo al tuo fianco! Allo stesso tempo il pensiero va a don Lino D’Onofrio, che ha concluso oggi il servizio da vicario svolto con fedeltà e passione. Grazie di cuore don Lino, anche con te la conoscenza è così profonda che non c’è bisogno di troppe parole per rinnovare i nostri sentimenti di amicizia. Vi teniamo in un’unica preghiera!

Ma le “notizie” non sono finite qui: il vescovo ha voluto indicare il nostro assistente don Alessandro Valentino come vicario per il Laicato: don Alessandro favorirà la comunione tra le associazioni, i movimenti e le aggregazioni laicali, perché servano meglio e insieme l’uomo, la città e la Chiesa. Siamo felici per don Alessandro e come laici di Ac ci sentiamo particolarmente responsabilizzati da questa scelta del vescovo, che conferma uno dei “compiti” dell’Ac nella Chiesa: essere seme di fraternità e dialogo a costo di “perderci” qualcosa. Con gli amici del Rinnovamento nello Spirito, del Movimento dei fococari, del Cammino neocatecumenale, dell’Agesci e di tutte le realtà laicali presenti nella diocesi siamo chiamati a fare da ponte tra la Chiesa e il mondo, a essere degna espressione del popolo di Dio, ad essere missionari in modo particolare verso i giovani e le famiglie, come esplicita il vescovo nella sua lettera alla Chiesa di Nola. Don Alessandro ci aiuterà in questo compito e sa che potrà contare su ciascuno di noi. Del Consiglio episcopale, in qualità di vicari, faranno parte anche l’assistente del settore Adulti don Aniello Tortora e l’assistente del settore Giovani don Luigi Vitale, mentre il vice-assistente dei Giovani, don Vito Cucca, é decano del terzo decanato. A loro rivolgiamo i migliori auguri per un buon servizio alla Chiesa.

Il Consiglio episcopale composto dal vescovo comprende come vicari, insieme a don Pasquale, don Alessandro, don Aniello e don Luigi, anche don Franco Iannone, don Ciccio D’Ascoli, don Mimmo Panico, don Alfonso Pisciotta, padre Gianpaolo Pagano, don Salvatore Romano, don Giovanni De Riggi. Nella nota del vescovo sono indicate le “competenze” di ogni singolo vicario, da cui poi discendono i vari uffici di Curia. Nominati anche i decani: oltre a don Vito, svolgeranno questo servizio don Antonio Nunziata, don Mariano Amato, don Salvatore Purcaro, don Sebastiano Bonavolontà, padre Casemiro, don Antonio Fasulo, mons. Raffaele Russo. Sono sacerdoti a noi cari come ci é caro tutto il presbiterio di Nola. A tutti, a chi inizia e chi conclude il proprio mandato, assicuriamo affetto e sostegno concreto.

Una preghiera, che raccoglie tutte le altre, per il vescovo Francesco, chiamato a realizzare ciò che è scritto nel suo motto episcopale, “in Illo uno unum”. Il vescovo non è il “garante” dell’unità, non è un politico che, mettendo insieme i pezzi, costruisce una unità sintetica, di plastica, formale. La sua stessa persona e la sua presenza concreta incarnano l’unità in Cristo della Chiesa. Pregare per lui significa quindi pregare per la Chiesa di Nola tutta intera e per ciascuno di noi, perché sappiamo essere, sempre, “un cuor solo e un’anima sola”. E nel pensare a lui il cuore si allarga a tutti i vescovi che lo hanno preceduto sulla cattedra di Paolino e che ci hanno condotto sino ad oggi.

Grati di questa storia e di questo presente, grati del dono di poter costruire insieme il futuro, grati di questa giornata, formuliamo a tutta la Chiesa di Nola gli auguri di buon anno pastorale.

La presidenza diocesana Ac

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