Squilla il telefono: “Ma secondo te, questo ce lo chiedono? Mamma mia, che ansia!”. E’ ancora l’alba quando i maturandi italici si siedono tenaci alle proprie scrivanie e diligentemente, con patrio orgoglio, iniziano a leggere, sottolineare ed evidenziare i libri di testo in vista del temuto nemico: l’esame di stato!
Non siamo ironici. Lo stereotipo del maturando italiano è ben diverso: occhi perennemente socchiusi, aridi, a volte un po’ vuoti, labbra imbronciate in segno di noia, migliaia di libri dinanzi a sé, una mano che agita nervosamente un’innocente matita e la mente assente, totalmente inerme che non fa altro che ripetere “che caldo”! Si sta lì, a sperare che passi presto! Fin quando non ti chiama il compagno di turno, in preda all’ansia , che ti catapulta in una realtà parallela, il mondo insidioso di nervosi e gracili studenti, irti come giunchi sulla riva di un fiume che attendono speranzosi il passare della piena e il ritorno del sereno.
E’ giunta la fatidica ora; che la maturità abbia inizio! Si compie nuovamente quel rito solenne che conduce ad una nuova esperienza di vita, un’esperienza di cui noi saremo inesorabili protagonisti! Le ansie che ci rodono non sembreranno che puerili paure; non rimarrà altro se non il ricordo dei suggerimenti, delle sintesi, dei metodi per copiare che rasentano l’inverosimile, dei pantaloni tappezzati di innocui pizzini, degli sguardi e delle ultime risate con i compagni!
Alla fine, la maturità non è quel voto centesimale e relativo che ci verrà attribuito, ma è al contrario il prendere coscienza della fine di un travagliato, ma bellissimo percorso, dei propri limiti e soprattutto delle proprie possibilità, al fine di sfruttarle al meglio, ora e nel resto della vita! Solo così potremmo poi andare, eventualmente al mare, rimanerci e gioire per la meritatissima e lunga estate! Da maturando, non posso far altro che augurare ai miei colleghi una più che soddisfacente e costruttiva maturità. E badate bene: il Signore non ci porge mai fatiche o dolori che non potremo superare. Quindi, armiamoci di santa pazienza e buona volontà! Che la voglia di studiare sia con voi! Un sincero augurio e in bocca al lupo a tutti i maturandi, dal settore Giovani di Ac e dal Msac.
Giuseppe Russo, segretario diocesano Msac