In campo per la pace

Un cielo invernale, grida festanti di bambini, applausi fatti col cuore più che con le mani, palloncini colorati, striscioni con disegni ingenui e dal tratto insicuro ma pregni di significato, foto, sudore, discorsi in lingue diverse, strette di mano, pacche sulle spalle, e poi  tanti sorrisi,  la preghiera, il silenzio, l’ incitamento, la voglia di correre dietro un pallone piuttosto che scappare, di lasciarsi alle spalle pensieri, frustrazioni, paure, dolore e  tornare a gioire anche delle piccole cose.

Ventidue ragazzi, giovani e meno giovani, simili, diversi, vicini , lontani, italiani , africani, fratelli, calciatori.

Tutto questo ha fatto da cornice a una partita di beneficenza svoltasi a Pomigliano D’arco(na) domenica 11 dicembre, tra i ragazzi di Azione Cattolica  e gli amici africani, ospitati dal comune di Pomigliano.

Il luogo non era il “San Paolo”, ma un piccolo campo in terra battuta in  periferia, il pubblico non era quello delle grandi occasioni, ma una settantina di persone accorse con entusiasmo e voglia di partecipare;

Non c’erano obbiettivi di telecamere a inquadrare la scena, ma occhi gioiosi e increduli di bambini; a commentare le varie fasi del gioco, non c’erano telecronisti, ma acclamazioni, applausi, risate; e a scendere in campo non sono stati calciatori strapagati e stra-acclamati, ma semplici persone accomunate da un obbiettivo: aiutarsi a  vicenda.

Ecco il punto, ecco l’intento della giornata e dell’iniziativa: raccogliere fondi per opere di beneficenza per i rifugiati politici.

Alla fine non ci sono stati ne vinti ne vincitori, non c’èra un tabellino con i marcatori o il pagellone di un giornalista, no!

Solo la consapevolezza di aver fatto qualcosa di semplice, ma importante!

“La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.” (Henry Miller)

Alessandro Perna

 

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