Tra valori, relazioni e votazioni

Di ritorno, da pochi giorni, dall’esperienza vissuta a Pompei, che ha visto riuniti i rappresentanti di diverse diocesi del territorio campano in occasione dell’Assemblea Regionale per il rinnovo delle cariche, mi piace condividere con voi alcuni spunti significativi e arricchenti derivanti da quest’esperienza vissuta.

Sabato, 2 Aprile, abbiamo partecipato ad un seminario di studio guidato da Giuseppe Palmisciano, docente all’Università degli studi di Salerno e da Raffaele Cananzi, già presidente nazionale che, con ammirevole precisione, chiarezza e semplicità, ci hanno permesso di riattraversare le tappe più importanti dell’impegno dei Cattolici nel corso dei secoli di storia che hanno condotto all’Unità d’Italia; attraverso la commemorazione di volti di persone serie ed impegnate in politica per il raggiungimento del Bene Comune.

Per ricordarne uno tra i tanti, cito Don Luigi Sturzo, ottimo sacerdote, sempre obbediente alla Chiesa, lungimirante, fondatore del Partito Popolare Italiano, da lui definito come un “Partito di Cattolici e non un Partito Cattolico”.

Il caro Raffaele Cananzi ci ha ricordato che la validità della Costituzione è garantita dal fatto che la sua stesura sia stata frutto di una grande relazione.

Essa ha rappresentato la sintesi raggiunta attraverso la fusione di valori provenienti da uomini aventi culture diverse e, soprattutto, l’esemplificazione dell’idea di Personalismo: la Costituzione è centrata sulla dignità della persona, vista e interpretata come fine e non come mezzo.

Gli spunti offertici da Raffaele Cananzi sono stati di grande valore.

Egli ha concluso con due riflessioni che, da noi, possono essere colte come provocazioni per poter lavorare sempre meglio sul nostro territorio:

Una politica che parta dai poveri,

Un impegno quotidiano rivolto al Bene Comune.

Domenica, 3 Aprile, invece, Maria Graziano, vicepresidente nazionale per il settore adulti, ci ha offerto spunti di riflessione molto interessanti legati ad orientamenti pratici che dovrebbero guidare la vita personale e di gruppo dell’AC, soffermandosi sulla responsabilità educativa vista come un raccontare la fede vissuta piuttosto che un comunicarla.

Ci sono stati poi gli emozionati ed emozionanti saluti di Giovanna Accomando, delegata regionale uscente, che ha riassunto in un breve ma ricco intervento il lavoro “insieme” fatto, in questo, appena trascorso, triennio.

Il pomeriggio della domenica ci ha visti, invece, impegnati nelle elezioni del nuovo delegato regionale, degli incaricati per i diversi settori e del Msac e dei candidati al consiglio nazionale, ovvero:

  • Concetta Amore (Titti), della Diocesi di Napoli, eletta delegata regionale,
  • Giuseppe Pantuliano, della Diocesi di Salerno, candidato al consiglio nazionale per gli adulti,
  • Nadia Matarazzo, della Diocesi di Avellino, candidata al consiglio nazionale per i giovani,

Nell’augurare un buon lavoro ai nuovi incaricati, al delegato e ai candidati al consiglio nazionale, mi piaceva concludere con alcune parole di Don Franco Piazza condivise con noi durante l’omelia della celebrazione eucaristica in cui egli, riprendendo un’immagine di una barca con il timone e con i remi, sottolineava che tutti siamo le assi della barca, ognuno è fondamentale affinché la barca sia forte, se anche uno viene meno, la barca “prende acqua”; il timone rappresenta lo Spirito Santo che ci guida e ci tiene insieme, i remi rappresentano l’Amore che ci spinge a creare legami.

Un’immagine semplice ma esemplificativa dello stile di AC, un’associazione che vede tutti protagonisti, ciascuno in grado di offrire il proprio contributo, ciascuno responsabile degli altri e tutti uniti da un unico grande obiettivo, quello di essere sempre più immagine di una Chiesa che si conforma a Cristo.

Mena Beneduce

 

Lascia un commento