Un anno di SG!

Quando ci si trova a fare un bilancio alla fine di un percorso, di un’esperienza, questa volta è per l’anno associativo, si teme sempre di dimenticare o di omettere qualcosa, e quindi per prima cosa si prova a fare uno sforzo di concentrazione per cercare di andare indietro con la memoria e riaffiorano così alla mente volti, parole, incontri che hanno caratterizzato quest’anno così intenso…

Il protagonista indiscusso risulta sicuramente il cambiamento, cambiamento che ci ha portati ad esprimere democraticamente la nostra opinione e la nostra preferenza sia a livello parrocchiale, che diocesano, che nazionale, e i cambiamenti portano con sé sempre delle novità che nel nostro caso hanno dato un volto nuovo all’intera associazione e anche al nostro settore.

Lasciando da parte i convenevoli, entriamo nel vivo della nostra sintesi incominciando a esaminare le proposte fatte ai giovanissimi … per loro quest’anno ci sono state tre scuole di preghiera che poggiavano su tre parole chiave: condividere, scegliere, pregare, sono risultati momenti importanti per loro perché gli hanno dato la possibilità di esprimersi, di confrontarsi e di formarsi attraverso un tempo più prolungato, in cui imparare a conoscere non solo gli altri, m anche se stessi .Inoltre numerosi sono stati gli appuntamenti proposti dal MSAC, movimento studenti di azione cattolica, con gli incontri territoriali, l’October Fest e non ultimo Saranno Matricole, in cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di interrogarsi di più sul loro essere studenti e sul loro modo di vivere la scuola.

Per i giovani abbiamo puntato e scommesso più sulla spiritualità proponendo delle serate nei periodi più forti del calendario liturgico (Avvento e Quaresima) in cui si è stato dato spazio alla preghiera e alle Confessioni in due splendide cornici, una nella chiesa di Santa Maria Salome a Boscoreale e una alle Basiliche di Cimitile ed inoltre gli esercizi spirituali invernali che a cavallo delle feste natalizie hanno dato la possibilità a tanti giovani di vivere un’esperienza di fede più forte e partecipata.Abbiamo avuto due appuntamenti importanti con la scuola di cittadinanza, in cui abbiamo potuto discutere insieme su immigrazione, lavoro, precariato, temi così vicini in questo periodo e che se approfonditi danno la possibilità di creare momenti di crescita importante.E non abbiamo dimenticato le giovani coppie di fidanzati a cui sono stati dedicati appositi incontri in cui poter approfondire e condividere la propria esperienza di giovane di AC innamorato, al fine di costruire un percorso di vita che sia conforme agli insegnamenti del Vangelo.

Per la cura e l’attenzione ai responsabili sono stati effettuati due incontri in due diverse parrocchie, al fine di conoscersi e avvicinare sempre più la diocesi al territorio che si vive, in cui abbiamo studiato insieme i nuovi itinerari formativi Sentieri di speranza, in quanto è chiara la consapevolezza che la responsabilità include innanzitutto la propria formazione al fine di rendere un servizio migliore ai giovani e giovanissimi che si hanno in cura.

Nel nostro calendario poi non sono mancati due grandi appuntamenti a ricordo di due date importanti, il 27 gennaio la Shoah, in cui a Marigliano grazie al contributo del capo della comunità ebraica di Napoli e del nipote di Palatucci, abbiamo celebrato la giornata della memoria e il 21 marzo, giorno in cui si commemorano i morti mafia, ma vista la coincidenza di quest’anno col venerdì santo abbiamo invitato a celebrarla nelle proprie parrocchie inviando una via crucis tematica.

Infine abbiamo da poco vissuto insieme la festa di settore in cui il 2 giugno giovani  e giovanissimi, hanno avuto modo di trascorrere un pomeriggio insieme per dibattere intorno ad un argomento molto in voga nell’ultimo periodo, quello della comunicazione e dei mondi virtuali con due ospiti d’eccezione, don Giorgio Bezze, assistente nazionale del Settore Giovani e Pino Ciociola, giornalista ed inviato del quotidiano l’Avvenire, inoltre i gruppi parrocchiali hanno avuto modo di prepararsi alla festa attraverso la risoluzione di una mega caccia al tesoro in tappe telematiche…

Dopo tante parole sulle cose già fatte ora ci tocca spenderne qualcuna anche su quelle che ci aspettano, innanzitutto il campo unitario che deve essere considerato non solo come l’esperienza che va a concludere l’anno associativo, ma anche come un ottimo inizio per quello nuovo che ci apprestiamo a vivere…ed in più potremmo vivere quest’esperienza contemporaneamente con i giovani, i giovanissimi e gli adulti in uno scambio reciproco di esperienze, modi di fare e di vivere, il tutto corredato dalla presenza del nostro vescovo che vivrà con noi questi cinque giorni indimenticabili …

Invece per il nuovo anno associativo sicuramente anche il settore giovani rispetterà e sarà fedele alle tre grandi consegne e invito che la nuova presidenza si è data per il prossimo triennio che sono: attenzione alla formazione dei responsabili, alla famiglia ed al bene comune…quindi la nuova programmazione terrà conto di queste priorità seppure con il nostro stile ed il nostro entusiasmo…Arrivederci al campo!!!

Tina e Pasquale